Dove dormiamo stanotte?
Ogni
giorno arrivava il momento di questa domanda, a volte la sensazione
che provavo era di libertà ed entusiasmo, continuare a pedalare per
raggiungere un bel angolo di mondo dove abitare per una notte. Altre
volte invece l'inquietudine e la stanchezza erano più forti, e cercare
il posto tenda diventava un supplizio... Ma subito appagato, nel momento
della decisione, stendendo il telo o la tenda per sdraiarsi e guardare
il cielo!
Tutto
comincio` nel settembre 2010, quando la povera 106 (Peugeut 106) ci
lascio`, dopo aver arrampicato le sue prime e ultime salite dolomitiche.
Da quel momento in poi abbiamo solo desiderato avere una bella,
bellissima bicicletta! Con la quale gustarci mari e monti, salite e
discese, strade e sterrati, villaggi e città. Senza problemi di olio,
benzina, parcheggio, senza inquinare e tenendoci in forma..!hehehe!
E
voilà in sella! Dopo qualche tragitto di prova nella garrigue intorno a
Montpellier, dopo un mese di riposo completo causa infortunio (il mio
ginocchio e la mia caviglia), dopo che Renan si è dottorato, dopo aver
ospitato e conosciuto vari viaggiatori, cicloturisti, un po' pazzi e
non, finalmente siamo partiti!!!!!
|
Pronta! |
Era venerdi', il cielo azzurro del sud della Francia
ci ha salutati anche quella mattina, assieme al sole cocente che ci ha
accompagnati per buona parte del viaggio. Quel giorno abbiamo salutato
la nostra casetta, les Robiniers, dopo un anno di buon coinquilinaggio
e dopo tre anni di vita a Montpellier!!!!Con le nostre biciclette
stracariche ci accingiamo a cominciare un luuuuungo trasloco...hehehe!
Fino a casa dei miei genitori a Padova, naturalmente evitando il
percorso più rapido, il più corto o il meno faticoso...
L'idea
era di attraversare tutto l'arco alpino, non l'abbiamo rispettata
completamente, ma un bel po' di Alpi ce le siamo fatte! Da Montpellier,
ci siamo diretti verso le Cevènnes, attraversato il Massif Central fino
a scendere a Lyon, poi Annecy e le prime vere montagne! Abbiamo
sconfinato in Italia, poi velocemente in Svizzera, ancora Italia,
Austria, Slovenia, Croazia ed infine Padova.
da MONTPELLIER a LYON
|
primo accampamento |
I primi giorni sono stati moooolto faticosi! non
eravamo allenati e io dovevo fare attenzione al mio ginocchio. 30km il
primo giorno, 42,43 i seguenti, fino ad arrivare all'ottavo giorno con
72 km, che diventerà la nostra media alla fine del viaggio. Pochi
chilometri, ma tanti metri di dislivello! sotto il sole cocente...salite
con 38°C...non so come siamo riusciti, io mi sono dovuta fermare e
spingere la bici!!!! Per fortuna poi bagnetto nell'Hérault (fiume)!
Siamo passati per luoghi conosciuti, percorsi fatti e rifatti in
macchina in questi anni per andare a arrampicare, camminare,
rinfrescarsi nei fiumi e laghetti, una campagna che adoro...la garrigue,
la sécheresse, les plantes qui piquent, le thym!
Fino
ad arrivare al limite del conosciuto e l'ascesa del Massif Central! La
prima graaaande salita è stata la Corniche des Cevènnes, 1034 m e io
ho pianto!!!!!hahahah!!! Siamo arrivati sull'altopiano, goduti un
tramonto, un buon pasto e una bella dormita...per poi risvegliarci in
mezzo a un nebbione da fare invidia alla pianura padana!
|
stanchina... |
|
nebbione sull'altopiano |
Verso la Lozère (la regione meno popolata
di Francia), passiamo per Florac (paesino molto carino e pieno di
fricchettoni), risaliamo a Mende dove ci siamo fatti un'aligot in
campeggio!heeh, l'aligot è un piatto tipico a base di patate, un certo
formaggio e cipolle, tutto fuso, caldo e filante...mmmm, bell'impresa
col nostro fornelletto!
|
la causse Margaride |
Il Massif Central, le causses , questi altipiani, con
strade deserte, paesini, torrenti cristallini, fiori, campi, mucche
tante tante mucche! Meraviglia, un paradiso per ciclisti! E cosi' siamo
arrivati a Le Puy en Velay, a casa di Sylvain che ci ha ospitati
(Warmshowers.org) e ci ha accompagnati visitare la cittadina (molto
bella, e perché poi tutti conoscono solo Parigi in Francia mannaggia?).
Con Sylvain e il suo triciclo siamo arrivati a Retournac, in campagna,
dove Xavier ci ha preparato un pranzetto da re!!! Grazie grazie!!!!
|
Sylvain col suo triciclo |
Ed é arrivata l'ora di scendere in
pianura...quando si sale non si vuole più scendere!!!! Al caldo della
pianura...Beh, JeanMichel ci aspetta a Lyon, dove abbiamo fatto qualche
giorno di pausa cittadina. JeanMich é rimasto sconvolto da quanto
mangiavamo!!hahaha! Le prime due settimane di viaggio non facevamo altro
che mangiare!
da LYON a ANNECY
Lasciata
Lyon, siamo passati per campi sterminati di mais..."qui cresce il
pane, i dolci, i popcorn"...bbbb...! E un'enorme centrale nucleare,
impressionante, imponente, spaventosa. fino a che abbiamo trovato una
pista ciclabile lungo il fiume Rhône, che arriva fino a Ginevra! Ma noi
l'abbiamo lasciata prima, per deviare verso Annecy. Questa pista
ciclabile quando sarà terminata, seguirà tutto il fiume, da Ginevra fino
a Marsiglia!
|
Yo JeanMich Yo! |
|
la centrale nucleare e il mais... |
Bel tramonto, tutto
é calmo, il pescatore torna prima che cali la notte, si sente il
rumore delle sue gambe nell'acqua. E il rumore dei pesci che non ha
pescato. Bellissima quiete...incredibile pensando al sole accecante e
forte sulle grosse e grasse ciminiere della centrale, e i camion che
passavano. Bellissima quiete e la notte che arriva sempre in anticipo
con il fresco e il freddo alle dita dei piedi. Bellissima quiete. (diario di viaggio)
|
bellissima quiete e fame! |
Dopo una grande botta di c..., in cui ho
ritrovato il mio portafoglio facendo 50 chilometri in più...! Ho dovuto
offrire una cena in ristorante, dove abbiamo mangiato coscette di
rana! (carne o pesce?), ehhe, buone comunque, bisognava provare.
|
salita e caldo, pausa |
Le Alpi si avvicinano...bagnetto nel Lac du Bourget,
prima di arrivare a Annecy, da super Flora!!! La nostra coinquilina
che nel frattempo anche lei era partita in bici da Montpellier, e
arrivata lo stesso nostro giorno a Annecy (per un'altra strada un po'
più diretta). Abbiamo passato qualche giorno a Annecy a casa della
mamma di Flora (grazie grazie!). La fame da ciclista ci ha fatto
mangiare un fonduta e una tartiflette (tipiche della Savoye col buon
reblochon..gnaaamm!). Un po' di relax nell'acquetta fresca del lago di
Annecy, un bel concerto dei Beaux Vilaines (il gruppo del fratello di
Flora), e il babbo che ci ha consigliato dove proseguire su per i monti!
Allora grazie a tutta la famiglia!!! E cosi' siamo arrivati al
ventesimo giorno di viaggio, si comincia a salire sule serio e si
saluta la France!
|
i magnifici tre! |
|
super picnic al lago |
Finalmente profumo di monti! Arrivando a
Beaufort abbiamo visto la prima neve sui cucuzzoli, che emozione, era
ora! Quella notte ero un po' agitata, ci aspettava una salita difficile
(per come ci avevano detto: se riuscite questa poi sarà tutto più
facile!). Il primo passo alpino: le Cormet de Roselend, 1252 m di
dislivello in 20 km, faticoso ma bellissimo!! C'erano tutti i ciclisti
super leggeri con biciclettine di carbonio che ci guardavano come se
fossimo degli alieni!hahahha!
|
su e giù per i monti |
|
yuhuuuu |
Devo dire che è incredibile come le gambe si
rinforzino e si abituino. I primi giorni una salita al 5% di pendenza ci
faceva sputare sangue, dopo una settimana già ci facevamo in
tranquillità salite più ripide, e dopo 20 giorni anche degli 11% e
luuuunghe salite!
Scendendo dal passo
abbiamo trovato un'area di campeggio gratuita (Les Chapieux), in mezzo
ai monti, con torrente e caprette. Perfetto, era un luogo adatto per
fermarsi qualche giorno per evitare la canicola e godersi le meritate
Alpi! Dopo una seratina carica di vinello, in compagnia di Philippe (che
si stava allenando per l' ultra trail du mont-blanc! e ci ha
consigliato un po' di sentieri), siamo andati a fare una camminata verso
il confine italiano. E cosi' un'idea ci he balenata: perché dover
scendere 800 m, per poi risalirne altri 1400 per il passo del piccolo
San Bernardo, se possiamo direttamente salirne 700 e poi scendere
direttamente a Courmayeur? Pazzia. Cosi' abbiamo fatto, col piccolo
particolare che abbiamo dovuto spingere le biciclette cariche su per i
sentieri di montagna!!! Fatica fatica fatica! Il giorno dopo avevamo
male ovunque, ehhehe!
|
la pazzia |
|
col de la Seigne 2516 m, il Monte Bianco |
Dopodiché é iniziata la settimana più
faticosa e calda del viaggio, 470 km in 6 giorni, con picchi di caldo
fino ai 41°C, attraversando la Val d'Aosta, passando in mezzo alle
piantagioni di riso del Piemonte, Lago Maggiore, Lago di Lugano, Lago di
Como, Valtellina e Valcamonica, passo Aprica! Eccoci pronti per
camminare fino in cima all'Adamello..! Riunione di famiglia in
ghiacciaio..hehe.
|
sul ghiacciaio Pian di Neve |
|
family |
Rimontati in sella belli riposati (!), abbiamo salito
il Tonale. Quasi in cima al passo c'è un vecchino che fa delle
caciottine e delle ricottine buonissime! scesi il passo mi si è rotta la
catena della bici, fortunatamente li' vicino c'era un agricampeggio "Ai
Gaggi" (con latte appena munto a colazione), gestito da una brasiliana
di Manaus!stragentile, ci ha anche dato dell'insalata , pomodori e
cetrioli dell'orto per la nostra cenetta.
Passando
per le mele della val di Non e salendo il passo Mendola con la pioggia,
siamo arrivati a Bolzano, dove abbiamo conosciuto la meravigliosa pista
ciclabile del Trentino! che organizzazione! Ponti, sottopassaggi,
passerelle, per le biciclette! questa pista ciclabile prosegue fino alla
Slovenia!
da BOLZANO a POSTOJNA (Postumia)
A
Bolzano siamo stati da Linda (merci bella Linda!), che ci ha proposto
di andare al Plan Folk Festival San Vigilio di Marebbe, cosi' ci hanno
portato le borse in macchina e noi ci siamo fatti 100 km in
salita!hahahah! Tante birrette ci aspettavano per fortuna! In quei
giorni abbiamo deciso di dilatare il nostro percorso fino alla Croazia,
cosi' abbiamo comprato la carta della Slovenia e della Crozia e ci siamo
rimessi in cammino.
|
riso e lenticchie in pentola |
Passo Furcia (unico passo dolomitico che abbiamo
fatto), corto ma durissimooooo!, Abbiamo proseguito per la pista
ciclabile passando San Candido e arrivati in Austria già volevamo
uscirne..! Infatti siamo dovuto rientrare in Italia perché ho
dimenticato la mia carta d'identità in un bar a San
Candido...(ritrovata).
Tre giorni lungo la pista
ciclabile austriaca: 1) ostello desolato davanti a un cimitero, dove non
abbiamo nemmeno potuto farci una doccia..grrr 2) nei panifici non
esiste nulla di salato 3) giorni di grigiume. E naturalmente prati,
boschi e mucche!
|
super pista ciclabile |
La pista ciclabile è bella, ma quando se ne esce ci si sente liberi!
|
Alpi Giulie |
Ultima capatina in Italia prima di entrare in
Slovenia. Arrivando a Tarvisio ci siamo goduti un meraviglioso tramonto
sulle Alpi Giulie...wow. Eravamo convinti che a Tarvisio ci fosse un
campeggio, invece abbiamo scoperto che non c'é. Era già quasi buio
quando abbiamo a chiesto ad una ragazza se poteva indicarci un
campeggio, e lei (Raffaella), gentilissima ci ha invitati a dormire nel
suo giardino (che alla fine sarà il divano)! Cosi' abbiamo passato una
allegra serata con lei e Roberto, buona cenetta, buon vino e una bella
chiacchierata! Grazie a voi!!!
Slovenia paese degli
orsi. Boschi boschi e boschi!!! Siamo andati direttamente a Bohijn, dove
ci siamo un po' riposati (io ho dimenticato il mio diario in un
bar...abbiamo dovuto prendere un treno per recuperarlo. Trovato. Sono un
disastro). E alla fine non siamo saliti sul Triglav, pigrizia!! Ce ne
siamo stati intorno al lago, sarà per un'altra volta. Non avevamo mai
visto una grotta cosi' abbiamo deciso di andare a Postojna (Postumia).
La grotta è
spettacolare! Iperturisticizzata, ma veramente bella caspita. Arrivando a
Postumia un signore in macchina ci ha fermati (stavamo salendo), e ci
ha regalato una bottiglia di vino rosso terrano di casa
sua!hahaha!Grande! Ce la siamo bevuta allegramente, con una coppia di
svizzeri
viaggiatori in bicicletta che erano all'inizio di un giro di un anno e
mezzo per l'Europa.Bello.
da POSTOJNA a PADOVA
Ed ora mancano gli ultimi chilometri per arrivare al mare!!!
Più
precisamente 80 km. Opatja. Quanta discesa per arrivare al mare! Dopo
un mese e mezzo di monti l'aria di mare fa un certo effetto, hehehe.
Passata la notte siamo andati a prendere la nave per la montagnosa isola
di Cres (seguendo il consiglio di Viola), primo bagnetto nel mare
cristallino aspettando la nave!
|
beeellooooo |
Che caaaaldoooo! L'estate non finiva più. Arrivati in
isola ci siamo subito beccati una salitona sotto al sole...de la
secherèsse à la secherèsse!!! Come all'inizio del viaggio un clima secco
e spinoso, ma che meraviglia la strada fino al paesino di Cres, non mi
sembrava vero di essere li'!! Un campeggio enorme come tutti i campeggi
croati e mare!
Abbiamo deciso di continuare a seguire i
consigli di Viola, cosi' siamo partiti per Punta Kriza, nella punta sud
dell'isola...non so come abbiamo fatto ad arrivarci! Dopo uno stradone
che attraversa l'isola abbiamo preso una stradina in mezzo ai boschetti
mediterranei, non un'ombra sulla strada, salite e discese, non finiva
più!! Ed eccoci, un enoooorme campeggio nel bosco! All'inizio un po'
strano, ma poi...non volevo più andarmene, una pace , un'atmosfera
incredibili. Poca gente, tutti nudi, iiihihih, ho scoperto che ci sto
pure bene! Cerbiattini che girano, e mare mare mareeee! Un altro mondo.
|
il blu |
Per fortuna ha cominciato a piovere, altrimenti non
sarei più uscita da li'! Speravamo di poter andare a Lussino e prendere
una nave verso l'Italia o l'Istria, ma niente, non c'era. Quindi da
Punta Kriza siamo dovuti tornare indietro e sempre ascoltando Viola
(ih!) siamo andati a Lubenice, paesino nel punto più alto dell'isola
(pensate alla salita per arrivarci....). Era quasi sera e faceva freddo!
Mare piatto, nuvoloni, il paesino sulle falesie, il blu. In questa
secca isola c'é anche un bellissimo e azzurrissimo lago di acqua dolce
che arriva dal continente, sotto al mare! Dà l'acqua a tutta l'isola.
|
andando a Lubenice |
E' arrivata l'ora di lasciare l'isola (snif),
risaliamo riscendiamo, risaliamo ancora e riscendiamo, fino ad arrivare a
Pola (1345 m di dislivello e 97 km!!!! Il nostro record di dislivello è
stato fatto al mare e non sulle Alpi!!). Ostello pieno di adolescenti
festaioli fino alle 5 di mattina (saremo vecchi noi...), ma li avrei
ammazzati...grrrr. E abbiamo proseguito fino a Premantura, la punta
dell'Istria. Molto bello anche qui, sempre mare cristallino, e sardine
grigliate, mmmm! In questi campeggi croati abbiamo conosciuto il mondo
dei pensionati in camper, hahahah, se la girano come matti! Seguendo il
clima più propizio, mica male!
|
lasciando Cres |
Siamo arrivati alla fine del viaggio, da Pola siamo
passati per Rovigno, pesello carinissimo arroccato sul mare. Poi Pirano,
una piccola Venezia senza canali, Parenzo, Izola, Trieste (un'incubo
per attraversarla), e Grado, dove abbiamo dormito in mezzo a ennemila
zanzare malefiche. E qui la tappa più piatta e lunga dell'intero
viaggio! Grado-Punta Sabbioni-Lido : 115 km e 77 m di
dislivello!hahahha!campi campi e campi, prima di questo giorno non avevo
ancora mai usato la marcia più dura!
|
a Punta Sabbioni |
Dopo qualche giorno al Lido di Venezia, dove abbiamo
lavato un po' di cose, tenda, sacchi a pelo, saccocce, vestiti, e
abbiamo dormito due tre notti in un vero letto, hehhe! Abbiamo percorso
gli ultimi chilometri fino a Padova, per la riviera del Brenta e argini e
casa.
Arrivati. E' difficile fermarsi! Andare a
dormire senza pensare a dove arrivare domani, lasciare le biciclette,
cucinare con delle pentole enormi..! Sarei ripartita subito! E invece
bisognava pensare a smontarle queste povere biciclette, per trasportarle
oltreoceano! Ma di questo parlero' un'altra volta...
Montpellier->Padova 62 giorni 2850 km e 26809 m di dislivello.